Descrizione
“Amava le compagnie scapestrate. Pigro e geniale, nevrotico, strafottente e timido, goliardico e primitivo: amava stare in compagnia e, allo stesso tempo, sentiva il bisogno della solitudine; era legato in modo quasi morboso alle brume del suo lago di lucchesia ( … ) amava ( … ) le scorribande tra i falaschi, il rompere della quiete di una natura selvaggia, i colpi di fucile, le imprecazioni e le bestemmie della sua gente – e tuttavia non sognava che di fuggirsene al più presto, andare a Milano, la dove si poteva far carriera, dove l’aspettavano la fama e la gloria, la ricchezza e le belle donne. Donne e sigari, una costanza della sua vita … . Sensibile e cinico, estrovertito e angosciato (all’improvvisa e rumorosa allegria, spesso becera, faceva seguito la malinconia e l’inquietudine, la cupezza), lavoratore fantasioso, ma discontinuo , disposto ad amare e a soffrire con una passione senza pudori, quasi sempre sopra le regole, come i suoi personaggi femminili, ma spudoratamente bugiardo, fanfarone e infedele. Questo era Giacomo Puccini.”
Note di testa: Cannella, rum, orchidea, note speziate
Note di cuore: Fava tonka, miele, benzoino resinoide, tabacco
Note di fondo: Vaniglia, muschio bianco, labdano, cumarina, patchouli
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